Pegasus Descending

Pulp, thriller, hard boiled, noir

Sinfonia di piombo – Victor Gischler

Sinfonia di piombo

SINFONIA DI PIOMBO (Shotgun Opera)
di Victor Gischler
ed. Revolver BD
Traduzione di Marco Piva Dittrich

Da una parte Nikki Enders dall’altra Mike Foley. In mezzo Andrew Foley, nipote di Mike.

Tutto ebbe inizio nel 1965, quando Mike, insieme al fratello Dan, si guadagnava il meritato pane quotidiano smaltendo il lavoro sporco per la mafia italo-americana di New York, di solito facendo il culo a strisce a chi credeva che il business fosse governato dalle leggi del libero mercato. E se il liberismo era un’idea, le pallottole del Thompson fischiavano che era un piacere. Poi, una sera, l’incidente: Mike ammazza una bambina in un covo di spacciatori e va in crisi. Molla il fratello, il lavoro e se ne scappa in Oklahoma dove mette su un vigneto e inizia a produrre vino, dimenticandosi il passato e chi era.

Quarant’anni dopo Andrew, figlio di Dan, ha un problema. Come il padre prima di lui, ha preso il vizio di arrotondare facendo qualche lavoretto per la mafia. Un giorno, dopo un compito facile facile, vede qualcosa che non doveva vedere e per lui cominciano i cazzi amari. Qualcuno, dall’altra parte dell’oceano, decide che di guardoni in giro ce ne sono anche troppi e che Andrew e compari vanno semplicemente eliminati. Per portare a termine la cosa, nel vero senso della parola, la migliore sulla piazza è la bella e letale Nikki Enders, killer prezzolata e spietata.

Andrew, per salvarsi le chiappe, sarà costretto a contattare lo zio Mike, tirandolo fuori dalla formalina e dal cesso arso dal sole in cui si era rifugiato, richiamando il vecchio assassino al proprio passato mai passato realmente, al proprio destino a cui nessuno può sfuggire, alla propria essenza più intima e profonda.

Non poteva partire che con il botto – e che botto – la nuova collana Revolver diretta da Matteo Strukul per le edizioni BD. E cosa c’è di meglio di Victor Gischler, autentica incarnazione di tutto ciò che Strukul e soci hanno scritto nel loro manifesto per la nuova collana? Quando si parla di rapidità espositiva e narrativa, di fluidità, di personaggi sempre sopra le righe ma allo stesso tempo reali e di trame mai banali o scontate, beh, il nostro prof di letteratura della Louisiana è forse quanto di meglio è possibile attualmente reperire sul mercato librario tanto da insidiare – lo dico? L’ho detto – Sua Maestà Joe Lansdale, forse a causa dell’incrocio tra la curva leggermente discendente del texano e quella visibilmente ascendente di Gischler. Alla produzione letteraria di Gischler, inoltre, bisogna aggiungere ormai il suo imponente numero di sceneggiature di fumetti Marvel che sta sfornando come un pazzo, roba come The Punisher, Deadpool e gli X-Men.

Victor Gischler

Anche in questo Sinfonia di piombo l’adrenalina, il sangue e le pallottole scorrono a fiumi in una continua sarabanda di qua e di là per l’America, con personaggi che nascono per durare poche pagine prima di finire accoppati per morte violenta e altri, invece, in grado di dare una pacca sulla spalla del lettore. Ma considerare Gischler solo come un ottimo pulp writer sarebbe un errore, come il considerarlo un autore di un genere da formato economico con espositore ruotante fuori da ogni buon autogrill della rete autostradale, proprio di fianco al distributore automatico di preservativi, quelli messi di fianco ai cessi pubblici. Sinfonia di piombo, infatti, ha una struttura narrativa a prova di bomba che, comprendo, a causa della rapidità narrativa e dalle trovate pirotecniche del suo autore rischia spesso di passare inosservata come, tra l’altro, dovrebbe essere per ogni romanzo in grado di appassionarci e farci tremare le vene e i polsi.

Sviluppandosi su due filoni paralleli che a tratti diventano anche quattro per poi convergere, necessariamente, tutti in un stesso, caotico e violentissimo big bang, Gischler si dimostra capace di giostrarsi, nello stesso lavoro, con generi e stili diversi, attingendo tanto al fumetto quanto al cinema. Se, infatti, Nikki Enders è la classica bad girl già vista anche in altri lavori – si pensi alla Santa di Custerlina, alla Mila dello stesso Strukul o alla Nikita dell’omonima serie – che tanto strizza l’occhio alle narrazioni e ai personaggi delle nuvolette parlanti, il Mike Foley di Sinfonia di piombo, oltre a essere un personaggio straordinario per psicologia e comportamento, ricorda da vicino la decadenza di un capolavoro come Gli spietati di Clint Eastwood per quell’insopprimibile aurea di fine di un’epoca esemplificata proprio da quel vecchio Thompson ormai pezzo da museo. Gischler narra tutto ciò in una sintesi frutto di un profondo mimetismo tra Foley e i tempi, e la vita, di quest’uomo in cui gli acciacchi, il rimorso, il dubbio e una schiena dolente sono lo specchio di un decadentismo dei costumi e dello spirito qui ritratti in maniera perfetta e puntuale, scorrendo via in punta di penna sul filo affilato della nostra anima. Lo scontro tra Foley e Nikki, con tutti gli altri, caleidoscopici personaggi secondari di mezzo, diventa quindi lo scontro tra due epoche e tra due paste, due fogge così diverse quanto simili di assassini in cui le scelte individuali lasciano il tempo che trovano, a noi, schiavi sempiterni di un destino già scritto e di una natura tiranna.

Su Pegasus Descending potete anche leggere il prologo di Sinfonia di piombo i Victor Gischler!

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50 pensieri su “Sinfonia di piombo – Victor Gischler

  1. Clamoroso come sempre Pelf, devo dire che questo “Sinfonia di piombo” è proprio una goduria, ed è stato tradotto alla grande da Marco Piva Dittrich, se volete approfondire il tema potete fare un salto qui http://www.revolverlibri.it/tradurre-un-mestiere-da-duri/ ad ogni modo sono curioso anche di sapere cosa pensi del numero 2 della Collana fermo restando che ridendo e scherzando fra un po’ sarà tempo di due Scozzesi! MS

  2. Fabio Lotti in ha detto:

    Grande Pelfo, questo è scrivere anche con passione!
    Lasciami però dare sfogo al mio rompipallesco istinto istrinto professorale sottolineando che quel tremare “le vene dei polsi” voleva forse essere “le vene e i polsi”.
    Abbi pietà!

  3. @Matt: molti lettori di Pegasus già lo conoscono quel pezzo, l’ho postato sulla pagna Facebook settimane fa! Nikitas lo devo ancora attaccare, da quanto scritto da Fabio mi aspetto moltissimo! E aspetto pure con grande curiosità Guthrie…

    @Fabio: grazie, non per i complimenti, ma per la sottolineatura di un errore che non credevo tale. Non conoscevo il riferimento dantesco dell’espressione o, comunque, non me lo ricordavo proprio. Che sia maledetta la mia fottuta ignoranza! Io credevo che fossero le vene dei polsi, in senso, diciamo, topografico. Comunque, per farmi perdonare ho fatto una rapida ricerca in internet ed ecco il pezzo dell’Accademia della Crusca che mi levato, grazie a te, un po’ di nebbia dal cervello: http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=8374&ctg_id=44 Credo possa essere utile a tutti, anche se, come ripeto spesso, i lettori di Pegasus sono ben più avanti del suo curatore! Ora correggo il pezzo e ci metto pure lo stesso link. Come tutti gli errori da me commessi mi rimarrà impresso per sempre – ricordo ancora quando scrissi in un tema “soppruso” e il prof me lo fece notare… -, oggi mi hai fatto un regalo!

  4. Fabio Lotti in ha detto:

    Sono già contento che tu non mi abbia mandato a quel paese…:)

    • Gigistar in ha detto:

      Confesso, io l’avrei fatto.
      E ti avrei pure scritto: “Certo che me lo potevi scrivere in privato – così l’avrei corretto in silenzio – invece di farmi fare ‘sta bella figura davanti a milioni di milioni di lettori. Già che c’eri potevi pure dire che avevo la patta aperta, no?”
      Ma vabbè… chapeau ad Andrea.

      PS: scritto bene “chapeau”? 😉

  5. Fabio Lotti in ha detto:

    E’ stata una cosa istintiva e l’ho messa pure in evidenza scherzosa con quell'”Abbi pietà!” rispetto ad un tic che mi porto dietro e che mi procura, giustamente, delle antipatie. Poiché vedo che continuo a commettere degli errori (quelli veri) nei confronti prima di Andrea, poi di Matteo, ora di nuovo con Andrea mi ritiro dagli interventi e auguro a tutti di continuare a leggere e scrivere con grande passione.

  6. Fabio Lotti in ha detto:

    Voglio solo fare una precisazione che mi sembra necessaria. Non è stato un rilievo sulla grammatica che nemmeno mi sarebbe passato per la capa di fare ma piuttosto un richiamo della memoria che capita a tutti (quante volte sbaglio un ricordo di una frase o di un verso poetico!) e che non inficia minimamente le qualità di chi scrive, ben evidenziate dal complimento sincero espresso all’inizio. Mi sembrava di averlo fatto, tra l’altro, in maniera accettabile accollandomi pure una reazione pungente e spiritosa da parte di Andrea. E’ chiaro, invece, dalle reazioni, che sto sbagliando a rapportarmi con gli altri. Non essendoci altra spiegazione è giusto che mi ritiri a riflettere su questo punto.

  7. Ma dai Fabio, tranquillo, tra commilitoni ci si può pure un po’ prendere per il culo, no? In fondo quaggiù ormai siamo una decina/ventina di vecchi appassionati (alcuni pure produttori) di noir che ogni giorno s’incontra per parlare dei miti del momento e può scapparci la battuta acidella, suvvia!!!

  8. Ma sì Fabio voglio dire e ce sta no? Certo se tu mi dici una cosa poi devi anche permettermi di esprimere il mio pensiero ma ti assicuro che da quel giorno sono sempre rimasto il solito pirla eh eh quindi tranquillo dai a proposito: ma Gischler a te, Gigistar e Sartoris è poi piaciuto? Spero di sì perchè secondo me è uno dei suoi romanzi migliori, uno dei più lunatici e originali! MS

    • @Matteo: a me Gischler piace sempre, a prescinedere, trovo abbia una vena davvero ironica e scoppiettante che non delude mai. Sinfonia di Piombo l’ho letto un po’ a spizzichi perché ce l’ho solo in PDF ma al prossimo salto in libreria lo prendo anche cartaceo:-)

    • Gigistar in ha detto:

      Eccheme qua!
      Metto subito le mani avanti dicendo che Sinfonia non l’ho ancora letto per un paio di motivi.

      Numero uno è che sono alle prese con Nikitas, che mi incuriosiva di più e che a pag. 100 devo dire non sta bucando le attese. Torbido, sordido, doloroso. Ma ci tornerò sopra.

      Numero due è che di recente ho ceduto all’istinto acquistatorio e ho una pila di altri 4 libri da leggere che voglio smaltire prima possibile (Piccirilli, Eisler, Bruen, Pelecanos per i curiosi).

      Più del Gischler, confesso, del succulento carnet di Revolver mi attirano i prossimi Guthrie (Slammer, ovvero “Dietro Le Sbarre”, secondo me dalla trama spacca) e McLean (i cui post leggo spesso in vari blog e che a livello internazionale si sta facendo largo). Quelli li accatto di sicuro anche (ma non solo) perché lo slang scozzese nei dialoghi non mi fa impazzire letto in originale.

  9. Fabio Lotti in ha detto:

    Ringrazio Omar e Matteo per avere cercato di alleggerire la mia posizione. Ma se faccio un intervento da cazzone, se scrivo una battuta che è sentita come volgare e se faccio un amichevole appunto che è sentito come uno sgradevole appunto allora c’è qualcosa che non va nella MIA COMUNICAZIONE. Vorrei essere chiaro su questo punto. Siccome per una vita ho insegnato ai miei ragazzi che sbagliare va bene una volta, va bene due volte ma che alla terza bisogna darsi una regolata, allora è giusto che mi dia una regolata (me la devo vedere con me stesso).
    Contento, comunque, di avere conosciuto delle belle persone come voi. Compreso, naturalmente, Andrea a cui va la stessa stima con la quale l’ho seguito fin dall’inizio.

  10. Grandi ragazzi, mi piace questa aggregazione di cazzoni su Pegasus! Ahahahaha! Siete fantastici! Diobò, Fabio, ma stai scherzando? Guarda che la mia risposta era seria, quella cosa dei polsi non la sapevo etc, come ho scritto sopra, mica me la sono presa, ma dai! Dico davvero, ho imparato una cosa nuova che non conoscevo o non ricordavo – che è uguale – e ora la so. Suvvia! Anche la risposta di Gigastar mi ha fatto scompisciare, soprattutto perchè non mi ero accorto di avere già pure la pappa, porcomondo! Ha ragione Omar, ci si mette il dentifricio nelle scarpe e ci si prende un po’ per il culo, ma io facevo così anche con i miei amici in carne e ossa – al di là del blog, diciamo – e mi ci si diceva “ciao, con voi non gioco più”! Ti pare?

    Non foglio fare il solito psicologo cognitivista da quattro soldi, ma teniamo tutti presente una cosa scrivendo i commenti e usando uno strumento come il blog o i social network (dai quali mi tengo a debita e rassicurante distanza): la comunicazione viaggia per il 90% su canali non verbali – prossemica, mimica, prosodia – nella comunicazione interpersonale faccia a faccia. Dire “sei un cazzone”, lo capiamo tutti, ha due significati diversi o anche di più in base al modo in cui lo diciamo, al tono etc. Sul blog, con il computer, tutto ciò manca, per questo sono state inventate le emoticon, le faccine, per colmare, almeno parzialmente e in maniera comunque imperfetta, questo gap. Nella mia risposta a Fabio ero sincero, non stavo prendendo per il culo, purtroppo non ho altri modo per esprimerlo. Così come Gigistar stava ironizzando e a me ha fatto morire dal ridere la sua risposta. Anche tu comprendi il difetto di comunicazione del blog e dei commenti, tanto che sottolinei continuamente alcuni spezzoni di frasi come “abbi pietà” etc. Quindi, dai, non arrabbiarti, scherza e accetta lo scherzo, come dice Omar, siamo tra commilitoni e appassionati, prendiamoci per il culo che è bello, rilassante e stimolante e parliamo di libri e della nostra passione per questo modo intelligenti di perdere tempo e spendere quello stesso tempo che ci è stato dato. Poi, sinceramente, io preferisco che uno mi dica quando sbaglio, che mi insegni qualcosa, piuttosto che crogiolarmi nella mia ignoranza. Più leggo, più cerco di studiare e sapere e più mi accorgo dei miei limiti, delle cose che non so, non saprò e che mi dimentico. Rispolverare, quindi, fa bene, venti teste messe insieme sanno più di una sola, no?

    Allora, soci, che mi dite di questo Sinfonia di piombo del buon vecchio Victor? Che dite, cerco pure di fargli una intervistina tra le mille e più cose che ho da fare (ieri, tra l’altro, sono stato di nuovo poco bene, porcoboia)?

  11. Fabio Lotti in ha detto:

    Se è una presa di culo generale mi va benissimo, brutti rospi! Se invece ho fatto nascere in qualcuno di voi anche il minimo sospetto di una cosa inopportuna e sgradevole (non storpio amichevolmente i cognomi se voglio farlo) allora non va per niente bene.
    Il mio ultimo appello, prima di ritirarmi in un dignitoso silenzio, è di acquistare i libri del gfrande Matt. Tutto il resto sono solo chiacchiere.
    Addio!
    P.S.
    Chiudo con una mezza cazzata.

  12. Gigistar in ha detto:

    Ué, ultimamente noto un calo nei contributi degli altri frequentatori abituali di Pegasus Descending. Dove vi siete cacciati?? Tutti come talpe nella tana a divorarvi la roba di Revolver?? Tornate alla luce!!

    E voi… che siete lì tutti i giorni a leggiucchiare questo blog restando nell’anonimato… fatevi avanti che di nuovi punti di vista e consigli e interpretazioni c’è sempre bisogno!!!

  13. Magari non rientro nei “lettori abituali” di Pegasus 🙂 ma vi seguo raga! Devo ancora leggere “Sinfonia di piombo”, anche se ho già letto “Salutami Satana” , ma volevo prendere due piccioni..come si suol dire..e fare la recensione dopo aver letto anche l’altro.
    E’ che tra Revolver Libri, TImeCrime ecc. ecc. come si fa a stare dietro a tutto? Come fai Andrea?? Tra l’altro, sto giusto per creare una nuova rubrica all’interno del blog, dove intervisto i traduttori (uno l’ho intervistato e comparirà sul blog a breve. Chi si vuol fare avanti?) perché, diciamolo, che “mazzo” si fanno questi ometti per dare il giusto..tono al tomo;)? Ciao!

  14. Alberto. in ha detto:

    Ormai il mio quarto libro di V.G. Letto tutto di un fiato la settimana scorsa. Tutta la storia sembra la preparazione dello scontro finale tra Frankie Machine e Mila Zago. Lo metto sullo stesso piano dei poeti e delle scimmie (di cui è coetaneo) meglio diblack city, ma meno divertente di quella sagoma di toby sawyer. E’ un libro di passaggio, però da leggere.

  15. @Gigistar: vecchio buongustaio! L’ultimo Pelecanos? Io l’ho trovato stupendo, ne ho anche scritto, avrai sicuramente letto. Piccirilli? E’ uscito? Sapevo che doveva uscire qualcosa di suo a novembre scorso per Gargoyle, poi ho perso di vista lui e la casa editrice – alla tipa dell’uffico stampa non è andata giù una mia netta stroncatura del terribile I vampire di Ciudad Juarez. Ma pensa te… -. Di Piccirilli avevo letto alcune sue sceneggiature per Punisher (forse una sola a dire il vero…). Eisler non l’ho mai letto, mentre Bruen dovrei averlo a casa, ma non è che mi attiri molto. Sai, mi sono un po’ rotto di cazzate psicologiche, sadismo, serial killer e minchiate varie, voglio la crime fiction o roba pulp ipercinetica stile Victorone. Mi sono appena letto Le belve di Winslow, mi è piaciuto molto, magari già nel fine settimana ne parlo. Ora sto aspettando che mi arrivino Nisbet – I dannati non muoiono – il suo esordio, una ristampa, Vitanadrea (ma che fine hai fatto, socio?) lo aveva beccato su una bancarella nella vecchia edizione e lo aveva recensito, e il nuovo Ryan David Jahn, di cui il suo I buon vicini del 2011 è stato un romanzo bellissimo e intenso, una delle migliori letture dell’anno scorso, un nuovo autore da seguire, ora sono curioso di questo suo secondo lavoro. Sai, sono bombardato di novità – più che altro di segnalazioni di novità – ma negli ultimi mesi non c’è molto che mi solletichi in giro, sarà la stanchezza, sarà che sono costretto a leggere un’ora in treno, la sera tra le sei e le sette dopo una giornata di fottuto lavoro in redazione (la mattina, dalle sette alle otto, in treno, ormai sono costretto a studiare, altrimenti non ci sto dentro con i tempi dell’università), forse la stanchezza ingrigisce tutto – anzi, è così -. Di Gischler, ad esempio, ho avuto la fortuna di avere un’ora libera un sabato pomeriggio e me ne sono sparato cinquanta, settanta pagine, e allora la cosa è decollata e Gischler è sempre succoso.

    Comunque sottoscrivo il tuo appello a intervenire sul blog, purtroppo, per quanto detto sopra, mi rendo conto di non riuscire a pubblicare più un pezzo al giorno, un pezzo che, detto tra noi, abbia un qualche valore, aggiunga qualcosa in più alle quarte di copertina. Adesso, per dire, mi piacerebbe fare una intervista a Gischler – cazzo, ho letto tutto ciò che ha pubblicato in Italia, fumetti e romanzi, mi ha autografato Notte di sangue e sa che Pegasus Descending esiste e ancora non ha parlato su queste pagine! – e però va a finire che ci metto sei mesi per tradurla.

    Revolver, comunque, è una boccata d’aria. Ho in mente un pezzo sulla merda di inizio 2012 – Luca Conti che molla, Meridiano Zero venduta e già snaturata, vedi il suo sito, Perdisa in remissione -, roba come Revolver e TimeCrime – alcune cose di TimeCrime, vedi i due titoli sopra – fanno respirare, altrimenti tra un po’ in italiano non leggeremo più un cazzo, che può anche andare bene perchè finalmente mi costringerà a darci sotto con l’inglese romanzato – con la saggistica va, ma con i romanzi faccio proprio fatica, troppi vocaboli che non conosco, temo di perdermi gran parte del piacere… —

    @Ceci: cazzo Cecia, come non sei una lettrice abituale di Pegasus! Sei l’unica girl che gira da ‘ste parti, qui son tutti barbudos! Comunque non ci sto dietro, ecco la risposta, e per questo motivo ho deciso, già da tempo, di scegliermi bene i libri che posso e voglio leggere, voglio roba buona, c’è troppo pattume in giro. Revolver me lo sprao tutto, Matt per me è un fratello maggiore letterariamente parlando. TimeCrime ha cose buone – vedi sopra – ma anche un bel po’ di fuffa, sceglierò con cura. Einaudi idem, o Piemme, Longanesi ha preso una piega molto commerciale, così come Nord pubblica solo roba eccessiva, troppa psicologia e seriel killer da quattro soldi, pure l’ultimo Cooper non mi ha divertito (l’unica cosa che gli chiedo…). Non riesco a comunicare con Giano – se tu ci riesci dammi un contatto in privato – e Meridiano Zero mi ha spezzato il cuore, anche se credo che la sua nicchia di mercato, spero in espansione, sia stata presa più che egregiamente da Revolver.

    @Alberto: il mio preferito rimane Anche i poeti uccidono. Di questo ho adorato Mike Foley, la sua malinconia e decadenza, cazzo, era l’Eastwood degli Spietati! Nikki è più fumettone, divertente, ma mi ha lasciato meno di Mike, è un personaggio meno longevo nella memoria del lettore, a differenza, appunto di Mike. Black City è comunque il meno riuscito, forse anche per l’argomento, io sono più da crime fiction, da realismo, da vita vera, al massimo con qualche cedimento stile Nikki o Mila.

    @Tutti: comunque in Revolver non sai quanto darei per vederci pubblicato Custerlina – che è con Baldini però -, io credo che venderebbe molto di più e potrebbe finalmente spaccare, anche a livello di pubblico e critica.

  16. Certo che mi dai una bella responsabilità, Andrea! Non è vero però che sono l’unica girl..dai!
    Ma un po’ mi gaso..eheheheh!
    Per Meridiano, spiace tantissimo anche a me. Vedremo cosa succederà..per Luca Conti, idem.
    Aspetto di leggerti su Winslow, visto che scrive proprio come piace a me, anche se non ho letto tutti i suoi libri, ma un paio li ho recensiti sul blog.
    Sono d’accordo che c’è molto pattume, ma di Matt mi fido e se la partenza di Revolver è questa, credo ne vedremo delle belle!
    Per Giano, ti è arrivata una mail 😉

  17. Gigistar in ha detto:

    @Andrea:
    no, non l’ultimo Pelecanos bensì “Il Giardiniere Notturno” che in altri lidi mi hanno caaaldamente consigliato. E poi avevo voglia di sganciarmi un po’ dalla sua produzione “seriale”.

    Piccirilli: macché uscito, lo leggo in English perché se aspetto che arrivi in Italia mi viene la barba di Matusalemme. La sua piega “crime” dopo anni di horror credo valga la pena di essere esplorata. Pensa che oggi ho letto su LiberidiScrivere un’intervista a Danilo Arona che diceva che P. non sbarca in Italia per via del cognome italiano. Se è così… stiamo messi bene! Cmq, se c’è qualcuno che può portarlo nella penisola credo sia la faccia che compare nel primo commento di questa pagina!

    Eisler: in English pure lui, la serie di John Rain mi titillava da tempo, non potevo più farlo aspettare. Se c’è qualcuno che la conosce bene magari può darmi/darci qualche dritta o opinione in merito.

    Bruen: considera che sulla quarta di copertina di “I Fuochi del Nord” la citazione è proprio di Bruen. Potevo perdermelo? Così quando ho trovato “Prima della Notte” (The Guards, descritto come imprescindibile) su Amazon a prezzo iperscontato – correte, penso sia ancora valido – non ho potuto resistere.

    Concordo sulle prossime uscite di TimeCrime. A me intrigano tutte e tre, anche se il fatto che Nisbet abbia riscritto il finale apposta per questa edizione mi sa un po’ di … “artefatto”. Ué, poi magari sarà una figata, eh? Cmq ricordo il pezzo divertente di Vitandrea, magari lui potrebbe fare un interessante confronto.

    PS: quanto a Gischler, se vuoi una mano nella traduzione delle domande e/o risposte di quell’intervista, fammi un fischio. Così magari invece di 6 mesi con 6 giorni te la cavi. 🙂

  18. Vitandrea in ha detto:

    Ciao Andrea, ciao Gigi, grazie per avermi citato. Sono sempre qui, soci, leggo in silenzio, ma leggo. Articoli e commenti. Ma non dico niente perché non ho niente da aggiungere, perché non sto più leggendo romanzi. Non mi divertono più, ecco tutto. Già da prima della scorsa estate arrivavo a fatica alla fine. Per tutta l’estate ho letto saggi e biografie, poi ho alternato saggi e biografie ai romanzi, incappando in delusioni cocenti (l’ultimo Stephen King, una ciofeca imbarazzante, e Nato per uccidere di Willeford) ad altre piacevoli conferme (Dan Simmons er Graham Greene). Al salone del libro usato di Milano me ne sono uscito con molti romanzi di fantasy e fantascienza (più un Wambaugh, Impronte di sangue) ne ho letto uno, e poi mi sono arenato sul secondo, quindi sono tornato alle biografie. E’ che proprio non mi diverto, non provo più gusto, non giro pagina chiedendomi cosa succederà, cosa farà questo o quello. Voglio leggere storie di fatti veri. L’altro giorno ho fatto un giro in libreria, snobbando tutta la narrativa sono rimasto a sfogliare un libro di Giuseppe Ayala, e poi uno di Giorgio Bocca. Insomma, ho il blocco del lettore, non so come farmelo passare. Quindi non avrebbe senso per me partecipare a discussioni su cose che non conosco, anche se questo non mi priva del piacere di leggere gli articoli e gli interventi. Poi mi p dispiaciuto leggere di Luca Conti che abbandona l’attività di traduttore. E infatti: ciao ciao Leonard, è da un anno che si parla di Gibuti e non s’è mai visto. Quello l’avrei preso al volo. Sicuramente andrò al Salone del libro di Torino, quindi Andrea, vediamo di beccarci là. Comunque, ripeto, di esserci, ci sono, sono come l’Uomo che fuma nelle prime stagioni di X-files, silenzioso e nell’ombra, ma incombente (meno minaccioso spero). Ah, e senza sigaretta.

    • Gigistar in ha detto:

      Ciao Vitandrea,
      mi scappava una risposta da qualche giorno. Posso capirti perché anche a me, come penso a molti, è capitato di avere periodi di black-out col magico mondo della narrativa. Di motivi ce ne saranno un milione: sei cambiato, hai cambiato gusti, sei stanco, hai riscoperto la mountain bike, hai fatto quattro gemelli, hai letto tre porcate di fila e ti hanno fatto incacchiare….

      “La storia di Lisey” di King l’ho iniziato due volte. La seconda sono arrivato a 50 pagine dalla fine…ed è rimasto così per due mesi sul comodino. Quando mi sono stufato di vederlo lì, l’ho preso e l’ho venduto a 4€ a una bancarella dell’usato. Neanche dentro casa, lo volevo più! Solo dopo qualche mese mi è ripartita la passione… accidenti a Lisey!

      Sempre che tu abbia interesse a risvegliarla, quell’antica passione, un suggerimento da quattro soldi che mi viene in mente è: fai mente locale su quali sono le caratteristiche dei libri che più hai amato, e fatti suggerire qualche titolo che in qualche modo gli si avvicini. La cosa bella che a volte ci dimentichiamo, è che di libri là fuori ce ne sono a stramigliaia e noi ne abbiamo letti una manciatina. Il libro più bello della nostra vita è molto probabile che dobbiamo ancora leggerlo.

      E un’ultima cosa: in questa fase di stallo, non sperimentare. Non ti buttare sulla prima uscita che trovi, tanto perché è un nome che ti ispira. Fatti una bella ricerca tra recensioni e opinioni, e seleziona solo roba che abbia unanimemente da 4 stelle in su! Con me ha funzionato.

      PS: se leggi in Inglese, poi, hai fantastiliardi di possibilità in più…

  19. Valter in ha detto:

    Gibuti uscirà la prossima settimana! Sinfonia di piombo sarà la mia prossima lettura (domani spero) :non potevo scoppiarmi due Revolver consecutivamente 😀
    Anche io, caro Andrea, ultimamente più silenzioso, ma sempre assiduo lettore del tuo blog!

  20. Giusto per dire che ci sono e leggo quotidinamente il blog 😉
    Non so quando riuscirò a leggere l’ultimo di Gischler ma nel caso dovessi riuscirsi, beh, dirò la mia sicuramente.
    Saluti a tutti.

  21. Cristo, Vitandrea questa del blocco del lettore è un colpo a sorpresa… ragazzi sto per chiudere due contratti che se mi fanno entrare i due autori in questione piangerete come vitelli dalla commozione intanto preparatevi per le prossime uscite di Guthrie e Mclean e poi di P G Sturges e Brian McGilloway altri due nomi da urlo, stiamo lavorando per portare un bel po’ di autori in Italia e per creare una partnership con una ….. BIRRAAAAAAAAAAAAAA cristo che figata seguiteci ogni tanto anche sul sito Revolver, sì Pelf lo so che spargi il verbo come il sommo poeta e di questo ti ringrazio, vediamo se riesco a fare cappotto per le uscite di settembre…

  22. @Ceci: di Winslow devi leggere Il potere del cane, se non lo hai già fatto, è il suo lavoro migliore, siamo lì lì con il capolavoro di genere. E grazie per la mail!

    @Vitandrea: guarda, ti capisco perfettamente. Se hai letto i miei commenti sopra capirai che qualcosa del genere sta accadendo anche a me, anche se io tendo ad attribuirlo alla estrema stanchezza di questi mesi e all’essere costretto a leggere i romanzi la sera, in treno e dopo nove ore di lavoro. Faccio pure io fatica a trovare motivazioni e, soprattutto, gusto per leggere narrativa. E’ comunque un fatto che anche io ho voglia di leggere altro e anche di scrivere di altro, avevo addirittura pensato di aprire una sorta di rubrica su Pegasus sui saggi, anche se sono riluttante perchè non voglio snaturare il blog, che è nato in un modo e per un fine, parlare di letteratura. Su questo aspetto è da tempo che vorrei aprire una discussione su Facebook, chiedere un parere a voi lettori di Pegasus, il blog, come ripeto sempre, è soprattutto vostro, senza lettori non avrebbe senso. Non so, vorrei anche rimanere sul pezzo, sul comunicare e promuovere la buona narrativa di genere che ha un potenziale esplicativo della realtà eccezionale, parla dell’uomo e della società meglio di altra narrativa, anche se temo che il mio lavoro non incida poi troppo: i lettori quotidiani sono stazionari (400-500), non riesco più a incrementarli e vedo che anche siti importanti come Nazione Indiana etc viaggiano su queste cifre (avevo letto un articolo dei dati mensili, avevo fatto i calcoli e siamo lì), i buoni autori non vengono più tradotti, case come Meridiano chiudono, Luca Conti cambia lavoro etc. Insomma, Revolver è realmente l’unico motivo di entusiasmo negli ultimi tempi, Matt è un vulcano e spero che duri. Sono sommerso di romanzi di merda, mi continuano ad arrivare news tutte uguali, tomi di 500-700 pagine di killer e bla bla bla. Non so, spero con questo post di aprire un dibattito tra noi che qui siamo assidui, sentire i vostri pareri, capire se c’è spazio per l’innovazione etc. Parliamone, perchè temo che questi sentimenti non siano solo roba mia – e tua – ma diffusa, almeno a sensazione.

    @Valter: dopo la risposta a Vitandrea questa tua news è un’altra boccata di ossigeno prima di tornare in apnea… però temo non l’abbia tradotto Luca Conti, saprai già tutto. Uff… e grazie per leggere il blog, commenta che qui, come vedi, se ne ha bisogno!

    @Dario: stesso discorso per te, Dario! Fatti sentire! Quel tuo lavoro sul southern?

    @Matt: come dicevo, Matt, Revolver – e poco altro – è l’unico motivo di entusiasmo in ‘sto periodo, non ci fosse il tuo lavoro qui staremmo tra un serial killer e l’altro. Cazzo, cerchiamo di capire questo mondo che ci circonda con il noir, godiamo e divertiamoci, ma riflettiamo anche, Mike Foley, cazzo, è un personaggio con i controfiocchi, ti fa riflettere, anche in queste cose sta la grandezza di un autore! Vediamo questi altri nomi nuovi e… alla salute! 🙂

    • Vitandrea in ha detto:

      A proposito di Elmore Leonard, ho controllato sul sito Einaudi: lo segnalano tra le prossime uscite, traduzione di Luca Conti. La sua ultima, probabilmente. Dopodiché mi sa che possiamo dire ciao ciao a Leonard e a Crumley. Su Wambaugh ci avevo già messo una pietra sopra. Se posso aggiungere qualcosa alla mia disaffezione, è che dopo essere entrato in libreria, esserne uscito con 10 novità (autori conosciuti e non), e poi scoprire che è tutta spazzatura ti passa la voglia di spendere altri soldi così – riassumo in poche parole le delusioni letterarie di un anno, da Lansdale a King, da Neil Smith a Winslow. Piuttosto mi rileggo la quadrilogia di Los Angeles di James Ellroy e buonanotte. Magari puoi aprire, poco alla volta, ai saggi sulla criminalità, sulla storia della mafia, o che so io. Qualcosa legato al crime. Un’idea così. Se fai le stesse visite di Nazione indiana tu che sei uno solo (e devi fare i conti con il lavoro, la cura per la famiglia, eccetera) e loro, boh, quanti sono?, direi che puoi dirti soddisfatto.

  23. Il lavoro c’è e lotta insieme a noi 😉 Southern blues baby!! (come direbbe Buddy Valastro).

    Attualmente come ti accennavo altrove sto lavorando con Luca per MJ, L’esperienza è entusiasmante e poi LC è un grandissimo professionista per cui..

    Per quanto riguarda le letture comunque (non vorre andare troppo Off Topic) in questo momento mi sto sparando Saroyan, Tobias Wolff e l’eccezionale Richard Ford.

  24. @Pelf: Letto “Il potere del cane” e “L’inverno di Frankie Machine” ;))
    @tutti: chi è traduttore e ha voglia di farsi intervistare, si faccia avanti! Non siate vergognosi! Così mi/ci aiutate a capire quanto lavoro c’è dietro ogni traduzione..

  25. Ti giro la mail del traduttore di Gischler e Guthrie! marco_suomi@libero.it Lo avverto se vuoi!

  26. Grande Matt!!!! Grazie, avvertilo, così gli scrivo..e chiedo scusa a Andrea per…l’uso del suo spazio 🙂

  27. Walt in ha detto:

    Fantastico Gischler! mi sono appena bevuto tutto d’un fiato questo sua straordinaria Sinfonia di Piombo. Ma quanto mi è piaciuto il “vecchio” Mike Foley! Mi ricorda molto Frankie Machine il personaggio che ho più amato di Winslow. Qualcuno sa dirmi se è uscito o no in libreria Salutami Satana? Ho fatto il giro delle librerie di Bologna ma a quanto pare è M.I.A.

  28. SALUTAMI SATANA era stato da noi R E G A L A T O alle librerie perchè ne facessero quello che volevano (venderlo, donarlo, scartarlo, incendiarlo) in teoria da qualche parte dovresti trovarlo, tuttavia da Agosto uscirà in una seconda edizione con copertina diversa… ma in quel caso sarà certamente venduto, però WALTER il 3 marzo presentiamo REVOLVER a BOLOGNA al POPSTORE in VIA SARAGOZZA…così se vieni ci incontriamo cazzarola! E il 20 marzo sono con Marilù Oliva alla Libreria Irnerio sempre a Bologna a presentare La ballata…

    • Gigistar in ha detto:

      Matteo ma nella capitale quand’è che vieni a presentare Revolver e tutto il cucuzzaro?? Ahò, passiamolo, ‘sto Rubicone, eh?

      PS: nella Mondadori di medie dimensioni di un noto centro commerciale romano, nessuna traccia di Revolver dopo attenta scansione del banco Novità e di quello Gialli/Thriller. Eppure indossavo apparecchi di ausilio visivo… La prox volta con più calma magari chiedo ai sonnecchianti ragazzi in cassa…

  29. #@Walt: e sabato porta amici e parenti…ci sarà anche il fumetto di Mila e Alessandro Vitti e Marco Schiavone di BD

  30. @Matt e Ceci: non preoccupatevi ragazzi, anzi, se avete degli amici in cerca di lavoro dite pure loro di allegare il loro curriculum come commento a un post di Pegasus Descending, porcoilmondochemistasottoipiedi! 🙂

    @Walt: beh, Frankie Machine è più come uno di quei pensionati che continuano a lavorare in nero, Mike Foley è molto più decadente e acciaccato, mica come quella macchina di morte di Winslow! A me ricorda più l’Eastwood de Gli spietati…

    @Matt: qui c’è la caccia a Salutami Satana, hai visto che casino ha i fatto?

  31. Ah ah ah Pelf, amo infilare commenti salaci e cavoli altrui nelle tue pagine e d’altra parte non è questo uno splendido porto di mare? Sì con Salutami Satana si sta verificando un autentico strippo però noto che: 1 su Amazon dovreste trovarlo 2 nelle presentazioni che faremo in giro ce l’avremo quindi stay tuned!

  32. Walt in ha detto:

    Per favore non scherziamo! Amazon è il primo fottuto posto di merda dove sono andato a cercarlo http://www.amazon.it/Salutami-Satana-Revolver-Victor-Gischler/dp/8866346047
    non c’è. Se non siete capaci, non è colpa nostra! eheheh

  33. @Matt: porco boia Matt, non farmi incazzare il Walt che poi gli viene l’acidità di stomaco a quello! Comunque questo caso di Salutami Satana non va bene, qui i lettori hanno bisogno di aria, ossigeno, tu poi mica fare così, no no!

  34. Gigistar in ha detto:

    Per non dire del fatto che, sempre su Amazon, volendo acquistare Sinfonia di Piombo i tempi previsti di consegna sono “1-2 mesi”. Speriamo sia questione di un momento.
    No problem invece col Nikitas, che infatti ho preso proprio da Amazon in 3 gg.

  35. Scusate..non mi voglio gasare..eheheheh! Ma volete per caso “Salutami Satana” in prestito?? 🙂 A parte gli scherzi, anche su Anobii, su cui registro i libri, non è stata neanche inserita la copertina!!

  36. Dramma è dramma e allora venite alle presentazioni che ve lo regalo diavolo porco! Ah ah ah, a Bologna il 3 marzo a seguire tutti gli altri! No Walt proprio non posso sentirlo così mi fa male il cuore giuro che te lo faccio avere! Vi bacio e leggetevi anche Nikitas è una bomba a orologeria: compratelo, donatelo, bruciatelo, ricompratelo, riregalatelo, lanciatevelo, copiatelo!

  37. Cazzo Matt, ti ci vedo a distribuire Salutami Satana fuori dalla fermata della metropolitana di Cadorna, ahahahahah! Dacci sotto con questa fottuta distribuzione che Walt non lo tengo più! Urgh!

  38. Gigistar in ha detto:

    @Matteo: la partnership con la birra mi sa molto “gaiarda”, quel giusto mix di figo & tamarro! Diciamo che dal “RUTTO LIBERO” di fantozziana memoria, con un minimo sforzo anagrammatico arriveremo al più intrigante “RUTTO E LIBRO” di strukuliano ingegno!

    Se come claim ti pare un po’ estremo, proporrei anche le due più sobrie alternative:

    – “Revolver… per ore di gustosa luppolettura!”

    – “Birra ###: la Bionda ha trovato il suo Noir!”

    🙂 Avanti così!!

  39. Leggi Responsabile! Ah ah ah, comunque sì spero di ufficializzare presto il nome: sono tamarro per natura a d o r o SLASH e CLAPTON vestito ARMANI e il ROURKE di IMMORTALS più tammarro di così si muore!

  40. A proposito di “Sinfonia di piombo”, ho intervistato Marco Piva Dittrich, traduttore di Gischler (nonché di Allan Guthrie, in uscita per Revolver) 😉
    E’ stato molto interessante!

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